mercoledì 11 settembre 2013

Diventare padre oggi, capitolo 1: Il sistema sanitario nazionale




Stai diventando padre e alla fine sai che sarà il momento più bello del mondo, se solo riuscirai a non pensare che tuo figlio nascerà in un Paese (che non puoi definire di merda, come è stato precisato, e quindi non lo farai) in cui:

A) La tua Regione ha chiuso i conti 2012 con un bel +22 milioni di attivo nella spesa sanitaria e, CL o non CL, continuano tutti a menartela che le cose vanno bene. 
B) La tua Regione sovvenziona generosamente la sanità privata, con un bel 43,8% di soldi dati;
C) Le entrate previste per la tua Regione per il 2013 sono pari ad 22.660 milioni di Euro, di questi circa 17.435 milioni di Euro sono destinati alla spesa sanitaria;
D) La tua Regione è considerata la migliore come servizi sanitari offerti;
E) La tassazione reale nel 2012 è stata del 55%, mentre per il 2013 sarà del 56%, ciò significa che ogni 10.000 Euro guadagnati, 5.600 € li hai devoluti al tuo Stato e alla tua Regione per garantirti tutti i servizi, ivi compreso quello sanitario d'eccellenza che hai nella tua Regione;

Ecco, a fronte di tutte queste ottime premesse, scopri che tua moglie, futura madre di tuo figlio, quando partorirà, dovrà portarsi ( per le 72 ore che resterà in degenza, salvo complicazioni):

1) Mutande usa e getta perchè l'Ospedale non le fornisce;
2) Un rotolone Scottex, perché l'Ospedale non lo fornisce e non è che possono stare a cambiare le salviette del bidet in caso di perdite;
3) Assorbenti, perchè l'ospedale non li fornisce;
4) Sapone (sic!), perché l'Ospedale non fornisce quello intimo, né bagnoschiuma o altro;

e

last but not least,

5) Acqua, perché l'Ospedale non ti dà più di 3 bottigliette d'acqua ogni 24 ore.

Se muori di sete, cazzi tuoi.

"Pagare le tasse è bellissimo" (Cit. Padoa Schioppa, economista e politico, 1940-2010)

Nessun commento:

Posta un commento