venerdì 11 gennaio 2013

Previsioni Elettorali 2013



ATTENZIONE SPOILER!

Ecco i risultati delle elezioni 2013, in preciso ordine casuale.

SEL: 3,2%

Nonostante passino gli anni e sempre meno ex operai dal pugno chiuso siano tra noi, il partito di Vendola riesce a superare ancora una volta la soglia del 3%, grazie alle indiscusse e carismatiche capacità del proprio indiscusso simbolo.
Potendo contare sulla salda alleanza con il PD, anche per questa legislatura dovrebbe essere scampato il rischio di avere una moratoria sull'utilizzo di aggettivi vetusti, istrionici, martoriati e grondanti inutilità.

Lista Monti: 8,5%

La lista Monti, grazie all'indiscutibile apporto dell'UDC di Pierferdinando "sonodall'82inparlamentoecontinuoacontarequalcosadiosolosaperchèmaforseèproprioluilaragioneamen" Casini per il 5,5%, di FLI di Fini  per l'1% di sputtanati e degli ex professori bocconiani per il 2% (sì, il ricambio delle cattedre è davvero mostruoso e comunque maggiore del numero di elettori di FLI), si ferma ben sotto la soglia del 10%, un dato davvero inspiegabile se si pensa che il Professore, dopo aver aumentato le tasse in uno Stato che aveva già un'altissima tassazione, dopo non aver tagliato un solo costo serio né della politica, né del baraccone burocratico di questo stato di merda in cui abbiamo la sventura di essere nati, aveva comunque promesso di ridurre le tasse. Davvero inspiegabile.
Da sottolineare, comunque, la prima vera sconfitta da tempo immemorabile della Vezzali.

Moderati Italiani in Rivoluzione: 0,5%

 In definitiva, alla conta dei voti, pochi si sono rivelati gli appassionati agli ossimori.

FARE - Fermare il Declino: 1,3%

La lista di Giannino, nonostante la scelta del nome del partito, vola sulle ali dell'entusiasmo e riesce a raccogliere il voto di tutti i veri liberali presenti in Italia.
Sfortunatamente trattasi di specie in via di estinzione, perennemente braccata in tutte le scuole e università e in costante diminuzione.

PDL: 27,8%
 
Berlusconi l'aveva detto da Vespa: "Se non ho almeno il 42% che mi garantirebbe, per la prima volta da quando sono in politica la maggioranza assoluta senza bisogno di alleati, non riuscirò a fare quelle riforme istituzionali di cui ha bisogno l'Italia".
Gli italiani pare abbiano preso atto.
Nonostante la rimonta finale, dovuta in parte allo sconfortante panorama giornalistico italiano, in parte alla contestuale scomparsa di Alfano, il partito del Cavaliere si attesta solo come seconda forza politica nel Paese, sconfessando l'antico detto del pelo e del carro.

Fratelli d'Italia: 1,8%

Pochissimi voti per il nuovo soggetto di Meloni, LaRussa e Crosetto. Per quanto la frase precedente potrebbe già essere ritenuta esaustiva per capire il perché di questa débacle, un'analisi più approfondita permette di capire che gli elettori di centro-destra hanno votato PDL, quelli di destra La Destra di Storace e quelli di Casa Pound il Movimento 5 Stelle. In effetti l'analisi poteva fermarsi a "débacle".

Rivoluzione Civile: 3,3%

Perché qualcuno dovrebbe votare per il partito di Ingroia? Semplice, perché non trova più scritto IDV sulla scheda elettorale.
E perché uno avrebbe dovuto votare IDV? Semplice, perché c'era Berlusconi.
I voti sarebbero stati anche di più, ma i concorsi per entrare in magistratura sono stati molto selettivi ultimamente.

Lega: 4%

Perde terreno la Lega dopo gli scandali che hanno colpito Bossi e la Regione Lombardia.
Il buon lavoro svolto da Maroni, con l'abbandono degli aspetti più folkloristici come gli elmi con le corne, le ampolle col fiume Po, le canottiere e Borghezio, ha dimostrato che gli elettori della Lega volevano e vogliono una sola cosa dal proprio partito: gli aspetti più folkloristici.
Andranno quindi a Roma e siederanno in Parlamento all'opposizione e, che ci crediate o no, pare che molti dei deputati se ne faranno una ragione.


Movimento 5 Stelle: 15%

Nonostante tutto, nonostante una lieve flessione dovuta alle ultime uscite di Grillo su Casa Pound, all'espulsione di alcuni componenti, all'elezione del Sindaco di Parma rivelatosi un inetto, ad un programma politico ridicolo e antidemocratico, ai video elettorali dei candidati che hanno dimostrato di essere alla pari, quando andava bene, col vostro compagno di banco inutile e mediocre che vivacchiava a scuola tra il 5/6 andando avanti a calci in culo, ecco, nonostante tutto, il M5S è il vero vincitore di queste elezioni, a dimostrazione che l'Italia ha sempre quello che si merita.
Credete non sia possibile che il M5S possa andare così bene? Chiedete a 10 vostri amici, 1,5 di loro, indipendentemente dalla propria opinione politica pregressa, vi dirà che voterà Grillo anche solo per protesta.
Peraltro, noterete che il Movimento riscuote grande successo tra i gravemente mutilati.

La Destra: 1,2%

Sotto lo sbarramente del 2% ancora una volta, pare che, nonostante Repubblica, il Manifesto, L'Unità e il TG3, in Italia ci siano sempre meno fascisti. O almeno che gli stessi si siano fatti più furbi e abili nel camuffamento. O abbiano preso la tessera da giornalisti. O tutti e due.

PdCI: 0,7%

Va be'.

PD: 35%

Grazie a Bersani, il PD si conferma il primo partito in Italia non riuscendo ad aumentare di neanche una sola unità il proprio elettorato. 
E del resto, la grande forza di appartenenza dei democratici già si era vista alle primarie quando, chiamati a decidere chi volevano a capo del proprio partito, la maggioranza degli elettori decise di bocciare il giovanotto che piaceva anche a destra, per confermare l'anziano salumiere del negozio di fiducia all'angolo.
Il risultato di questa tornata elettorale, non può che confermare l'ottima scelta di oltre il 60% degli elettori di centrosinistra: "Votare Bersani per continuare a vivacchiare".
Avendo ora necessità di mettersi con SEL, ma potendo contare al proprio interno su di una fortissima ala cattolica, il PD si appresta a governare il Paese con mano ferma e occhio freddo, ma soprattutto viceversa.