venerdì 11 gennaio 2013

Previsioni Elettorali 2013



ATTENZIONE SPOILER!

Ecco i risultati delle elezioni 2013, in preciso ordine casuale.

SEL: 3,2%

Nonostante passino gli anni e sempre meno ex operai dal pugno chiuso siano tra noi, il partito di Vendola riesce a superare ancora una volta la soglia del 3%, grazie alle indiscusse e carismatiche capacità del proprio indiscusso simbolo.
Potendo contare sulla salda alleanza con il PD, anche per questa legislatura dovrebbe essere scampato il rischio di avere una moratoria sull'utilizzo di aggettivi vetusti, istrionici, martoriati e grondanti inutilità.

Lista Monti: 8,5%

La lista Monti, grazie all'indiscutibile apporto dell'UDC di Pierferdinando "sonodall'82inparlamentoecontinuoacontarequalcosadiosolosaperchèmaforseèproprioluilaragioneamen" Casini per il 5,5%, di FLI di Fini  per l'1% di sputtanati e degli ex professori bocconiani per il 2% (sì, il ricambio delle cattedre è davvero mostruoso e comunque maggiore del numero di elettori di FLI), si ferma ben sotto la soglia del 10%, un dato davvero inspiegabile se si pensa che il Professore, dopo aver aumentato le tasse in uno Stato che aveva già un'altissima tassazione, dopo non aver tagliato un solo costo serio né della politica, né del baraccone burocratico di questo stato di merda in cui abbiamo la sventura di essere nati, aveva comunque promesso di ridurre le tasse. Davvero inspiegabile.
Da sottolineare, comunque, la prima vera sconfitta da tempo immemorabile della Vezzali.

Moderati Italiani in Rivoluzione: 0,5%

 In definitiva, alla conta dei voti, pochi si sono rivelati gli appassionati agli ossimori.

FARE - Fermare il Declino: 1,3%

La lista di Giannino, nonostante la scelta del nome del partito, vola sulle ali dell'entusiasmo e riesce a raccogliere il voto di tutti i veri liberali presenti in Italia.
Sfortunatamente trattasi di specie in via di estinzione, perennemente braccata in tutte le scuole e università e in costante diminuzione.

PDL: 27,8%
 
Berlusconi l'aveva detto da Vespa: "Se non ho almeno il 42% che mi garantirebbe, per la prima volta da quando sono in politica la maggioranza assoluta senza bisogno di alleati, non riuscirò a fare quelle riforme istituzionali di cui ha bisogno l'Italia".
Gli italiani pare abbiano preso atto.
Nonostante la rimonta finale, dovuta in parte allo sconfortante panorama giornalistico italiano, in parte alla contestuale scomparsa di Alfano, il partito del Cavaliere si attesta solo come seconda forza politica nel Paese, sconfessando l'antico detto del pelo e del carro.

Fratelli d'Italia: 1,8%

Pochissimi voti per il nuovo soggetto di Meloni, LaRussa e Crosetto. Per quanto la frase precedente potrebbe già essere ritenuta esaustiva per capire il perché di questa débacle, un'analisi più approfondita permette di capire che gli elettori di centro-destra hanno votato PDL, quelli di destra La Destra di Storace e quelli di Casa Pound il Movimento 5 Stelle. In effetti l'analisi poteva fermarsi a "débacle".

Rivoluzione Civile: 3,3%

Perché qualcuno dovrebbe votare per il partito di Ingroia? Semplice, perché non trova più scritto IDV sulla scheda elettorale.
E perché uno avrebbe dovuto votare IDV? Semplice, perché c'era Berlusconi.
I voti sarebbero stati anche di più, ma i concorsi per entrare in magistratura sono stati molto selettivi ultimamente.

Lega: 4%

Perde terreno la Lega dopo gli scandali che hanno colpito Bossi e la Regione Lombardia.
Il buon lavoro svolto da Maroni, con l'abbandono degli aspetti più folkloristici come gli elmi con le corne, le ampolle col fiume Po, le canottiere e Borghezio, ha dimostrato che gli elettori della Lega volevano e vogliono una sola cosa dal proprio partito: gli aspetti più folkloristici.
Andranno quindi a Roma e siederanno in Parlamento all'opposizione e, che ci crediate o no, pare che molti dei deputati se ne faranno una ragione.


Movimento 5 Stelle: 15%

Nonostante tutto, nonostante una lieve flessione dovuta alle ultime uscite di Grillo su Casa Pound, all'espulsione di alcuni componenti, all'elezione del Sindaco di Parma rivelatosi un inetto, ad un programma politico ridicolo e antidemocratico, ai video elettorali dei candidati che hanno dimostrato di essere alla pari, quando andava bene, col vostro compagno di banco inutile e mediocre che vivacchiava a scuola tra il 5/6 andando avanti a calci in culo, ecco, nonostante tutto, il M5S è il vero vincitore di queste elezioni, a dimostrazione che l'Italia ha sempre quello che si merita.
Credete non sia possibile che il M5S possa andare così bene? Chiedete a 10 vostri amici, 1,5 di loro, indipendentemente dalla propria opinione politica pregressa, vi dirà che voterà Grillo anche solo per protesta.
Peraltro, noterete che il Movimento riscuote grande successo tra i gravemente mutilati.

La Destra: 1,2%

Sotto lo sbarramente del 2% ancora una volta, pare che, nonostante Repubblica, il Manifesto, L'Unità e il TG3, in Italia ci siano sempre meno fascisti. O almeno che gli stessi si siano fatti più furbi e abili nel camuffamento. O abbiano preso la tessera da giornalisti. O tutti e due.

PdCI: 0,7%

Va be'.

PD: 35%

Grazie a Bersani, il PD si conferma il primo partito in Italia non riuscendo ad aumentare di neanche una sola unità il proprio elettorato. 
E del resto, la grande forza di appartenenza dei democratici già si era vista alle primarie quando, chiamati a decidere chi volevano a capo del proprio partito, la maggioranza degli elettori decise di bocciare il giovanotto che piaceva anche a destra, per confermare l'anziano salumiere del negozio di fiducia all'angolo.
Il risultato di questa tornata elettorale, non può che confermare l'ottima scelta di oltre il 60% degli elettori di centrosinistra: "Votare Bersani per continuare a vivacchiare".
Avendo ora necessità di mettersi con SEL, ma potendo contare al proprio interno su di una fortissima ala cattolica, il PD si appresta a governare il Paese con mano ferma e occhio freddo, ma soprattutto viceversa.

14 commenti:

  1. Forse sono io fissato con i numeri ma il totale di queste percentuali è > di 100 (102.3 se non ho sbagliato i conti) quindi credo che ci siano stati dei brogli...

    A parte gli scherzi credo che per fare una previsione sia fondamentale riuscire a stimare la percentuale di astenuti/non votanti perché potrebbe impattare più pesantemente del solito sul risultato finale. Ad esempio se le astensioni passassero dal 23% al 30% allora il mantenere il 35% dei voti del PD corrisponderebbe alla perdita netta di 1 milione e passa voti! Bo, probabilmente non sono stato chiaro...

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  2. Temo che la percentuale di astensionismo sia destinata a rimanere solo sul 20% e non sul 30-35% come auspico.

    Sul totale delle percentuali, mi ero posto l'interrogativo se calcolarle o meno, ma poi ho pensato che almeno un pazzo che l'avrebbe fatto al posto mio, ci sarebbe stato. E io avrei potuto parlare dei soliti brogli. Ma vedo che hai fatto tutto tu. :)

    Seui voti persi del PD, ho capito il discorso, resta il fatto, parlando seriamente, che il PD vincerà perché gli altri perderanno di più di loro.

    E questo è abbastanza triste.

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  3. Che vuoi, quando vedo dei numeri sono come un pedofilo in una scuola elementare: non posso fare a meno di sommarli insieme...

    Quindi se io, ovviamente ipoteticamente, avessi a cuore il bene dell'Italia chi mi consiglieresti di (o non) votare? Suggerisci l'astensione?

    La mia puntualizzazione sulla perdita di voti del PD era puramente ipotetica (e forse, per evitare confusione, era meglio se me la risparmiavo): in pratica era solo per dire che se un partito mantiene le stesse percentuali ma cala il numero degli elettori allora significa che tale partito ha comunque perso dei voti...

    "Sui voti persi del PD, ho capito il discorso, resta il fatto, parlando seriamente, che il PD vincerà perché gli altri perderanno di più di loro.

    E questo è abbastanza triste."

    Questa è la storia della democrazia in Italia dal 1994 in poi: si è ottenuto un'alternanza imperfetta dove gli elettori hanno premiato l'altra parte non con la fiducia che fosse migliore ma nella speranza che non fosse peggiore. In altre parole ogni governo degli ultimi vent'anni ha deluso, magari per motivi diversi ma principalmente per incapacità di fare riforme significative, i propri elettori.

    In pratica, visto che l'ultimo governo (quello votato dagli elettori e non quello scelto dal nostro arzillo Presidente) era basato sul PdL adesso è il turno del PD di deludere. Considerato che Bersani, dopo essersi dato una superficiale lucidata alla pelata in occasione delle primarie con Renzi per sembrare un po' più "nuovo", adesso non fa che strizzare l'occhio a Monti, credo che le premesse per l'ennesima delusione ci siano tutte...

    Scusa se ho abusato del tuo blog per le mie considerazioni: mi sono lasciato trasportare...
    Complimenti però per i tuoi post, non solo divertenti, ma anche intelligenti e ricchi di spunti di riflessione....

    P.S. la metafora iniziale è stata lasciata volutamente incompleta per dare all'autore del blog ampio margine di spazio per una replica salace: in effetti però la battuta dei brogli non sembra funzionare benissimo col pedofilo...

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  4. Guarda, avevo scritto una lunghissima risposta, ma mi si è cancellata.

    Quindi riassumo:

    1) Io non voto da quando hanno tolto le preferenze

    2) Più astensionismo c'è, più i partiti sono spinti a migliorarsi.

    3) Il PD vincerà ma non avrà una maggioranza tale da poter governare senza Monti.

    4) Con Monti, Vendola se ne andrà.

    5) Bersani premier e Monti ministro dell'economia (Casini al Senato) non faranno nulla di che, se non qualche riforma alla cazzo che non abbasserà le tasse.

    6) Il M5S farà (giustamente) casino su tutto.

    7) Bersani dopo 2-3 anni cadrà-

    8) Se a destra il dopo Berlusconi sarà come questi mesi senza di lui, il M5S rischia di arrivare al 30-35% (sempre che Grillo non faccia cazzate).

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  5. Grazie per la pazienza!
    Ti rispondo telegraficamente:
    "Più astensionismo c'è, più i partiti sono spinti a migliorarsi."
    Non sono d'accordo: i partiti sono "spinti a migliorarsi" se perdono potere e l'astensionismo, non modificando i rapporti di forza fra le varie parti, è ininfluente (ovviamente IMHO).
    Credo anch'io che il PD vincerà abbastanza agevolmente e penso anche che cercherà l'appoggio di Monti indipendentemente dai numeri. Non conosco Vendola abbastanza da immaginare cosa farà ma mi pare di aver sentito recenti dichiarazioni piuttosto concilianti...
    "Bersani premier e Monti ministro dell'economia (Casini al Senato)" e io aggiungo Vendola presidente della Camera (come Bertinotti). Non voglio turbare il tuo ottimismo scrivendoti quello che io penso riusciranno a fare... ;-)
    Io conto molto sul M5S: credo che possa avere la funzione, che tu attribuisci all'astensionismo, di spingere i partiti a ripulirsi (immagino un PD che, per le prossime elezioni, stenda un tappeto rosso per Renzi e il PdL che pensiona definitivamente Berlusconi...)

    A proposito di sondaggi, oggi sono rimasto traumatizzato dalla notizia di SkyTG24 secondo cui la lista Monti è al 15%: a me già il tuo 8 e qualcosa pareva troppo generoso!

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  6. Allora, per l'astensionismo, io la vedo così: il 10-15% di elettori è fisiologico che non vada a votare, quindi non è un bacino cui i partiti possono attingere.
    Se, al contrario, ci fosse un 20-30% di astenuti (in più oltre a quel 10-15%), ovverosia di gente che vorrebbe votare, ma che non lo fa non solo perché non si sente rappresentata nelle idee, ma perché disgustata dai partiti, questi potrebbero essere spinti a migliorarsi, per la semplice ragione che, questo miglioramento, lo potrebbe compiere l'avversario politico o, come nel caso del M5S, un nuovo soggetto.
    Si innescherebbe, quindi, un circolo virtuoso per cui i partiti, pur di guadagnare quei voti che potenzialmente ci sono, sono costretti a venire incontro alle istanze di queste persone.

    Ora, per me non è un caso che l'Italia, che ha una classe politica ridicola, sia il Paese occidentale con la più alta percentuale di votanti da sempre.

    Possibile che negli altri Paesi meno persone votano e meglio è?

    Io me lo spiego, anche, per queste ragioni.

    Per quanto riguarda il M5S, molto dipenderà da cosa faranno in questa legislatura Pd, Pdl, nuova DC e, soprattutto, la magistratura.

    Se, a fronte di un Governo incapace, ci saranno nuove inchieste su Bersani e compagnia, il M5S rischia di arrivare al 20-25-30%, se, al contrario, il PD dovesse andare bene, si sgonfierà così come si è sgonfiato l'IDV senza Berlusconi.
    Il tutto al netto di scandali e altro, che sono dietro l'angolo, oppure alla conclamata idiozia di quelli del M5S che verranno eletti.

    Per Monti al 15%, considera che il 6-7% viene da Casini, un po' di voti dalla c.d. società civile che è stufa di Berlusconi e il restante da tutti gli orfani della bella e brava DC su cui nessun giornale/settimanle/mensile fa mai un'inchiesta approfondita per far capire agli italiani che la situazione che viviamo ora non viene, solo, da Berlusconi, ma anche dalla mala politica degli anni '70 e '80 quando, per un pugno di voti, si sono assunti migliaia di persone nello Stato o è stato permesso loro di andare in pensione a 40 anni.

    Questo è lo schifo e, per dirne uno, Casini già c'era.

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  7. Ho capito il tuo punto di vista sul valore dell'astensionismo ma c'è un particolare che non mi torna: tu scrivi «...questi [i partiti] potrebbero essere spinti a migliorarsi, per la semplice ragione che, questo miglioramento, lo potrebbe compiere l'avversario politico o, come nel caso del M5S, un nuovo soggetto». Ma allora perché non votare direttamente il M5S? Non è più forte la paura, e quindi la “spinta a migliorarsi”, di un voto dato a un “nuovo soggetto” che la sola minaccia potenziale che questo possa avvenire in un futuro?

    Riguardo al prossimo governo preferisco non sbilanciarmi: come hai fatto notare le variabili in gioco sono molte (e io vi aggiungerei la bolla del debito pubblico ormai, nonostante i proclami (o meglio i vaneggiamenti) di Monti, fuori controllo). Probabilmente la legislatura sarà caratterizzata da una staffetta al governo fra Bersani e Monti: e io non nutro speranze nel primo e temo il secondo...

    Come? Non ti stupisci che Monti è dato al 15% perché il 6-7% viene dal solo Casini? Ma allora perché lo hai dato all'8%! ;-)
    A parte gli scherzi anche il 6-7% di Casini mi è incomprensibile: a meno che non voglia essere la cervellotica dimostrazione politica che la legge Merlin non è servita a niente...

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  8. Allora, se potessi condividere almeno il 25% del programma del M5S, potrei anche prendere in considerazione l'idea di votarlo, ma visto che così non è, preferisco l'astensione.
    Anche perché il Movimento non si limita a dire "Votateci, con la maggioranza aboliamo tutti gli sprechi della politica e poi ci dimettiamo", ma ha il "coraggio" di proporsi per governare e, a quel punto, le loro idee, anche solo quelle economiche, personalmente le trovo oscillanti tra il grottesco, il ridicolo e il preoccupante.

    Sul Governo, se il PD non riuscirà ad avere una larga maggioranza da solo, metterà in atto quanto sempre dichiarato da Bersani, l'Ulivo 2.0, quindi cercando un accordo con Monti, Rutelli, Casini e Fini "per il bene dell'Italia".

    Così facendo, potrebbero anche governare per 5 anni comodi e anche per tutta la vita, se eviteranno di toccare la Giustizia.

    Su Monti al 15%, lo stupore è poco per il semplice fatto che va a prendere i voti di quei "moderati" che votavano pdl e sono rimasti scottati. Se il PDL era al 35% e ora è al 25% e la lega non ha incrementato (anzi...), quei voti lì finiscono a Monti.

    Su Casini siamo d'accordo, pensavo che il tempo avrebbe fatto giustizia facendo lentamente morire la DC, ma temo che le parrocchie e gli oratori siano ancora un terreno fertile di propaganda.

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  9. Capisco perché non voterai il M5S: personalmente sono più pragmatico. Siccome il M5S non ha possibilità di ottenere abbastanza voti per governare, non mi preoccupo del suo programma e penso solo alla scossa che darebbe ai partiti tradizionali nel caso di un buon successo...

    E comunque in Italia i programmi di tutti i partiti sono degli specchietti per allodole: si fanno così per fare, per poter dire in campagna elettorale “noi faremo questo, quello e quest'altro...”. Ma in pratica c'è di tutto e di più in maniera che, a fine legislatura, si possa sempre dire “come da programma abbiamo fatto questo [provvedimento secondario], per il resto non abbiamo avuto tempo/Monti non voleva/non c'erano le condizioni/lo faremo se avremo una maggioranza più ampia/etc...”

    Io, solo per sfizio, considerandoli cioè solo delle chiacchiere messe su carta, ho letto i programmi di Renzi, del M5S e quello di Monti (metà circa).
    Quello di Renzi lo trovai molto fumoso e senza nessun accenno alle priorità (cioè cosa cercare di realizzare assolutamente, da dove partire, cosa fare prima: privo cioè di un piano operativo assolutamente necessario se si vuole realizzare qualcosa senza limitarsi a parlarne). Quello del M5S era peggio: una raccolta sincretistica di idee assolutamente superficiali.
    Mi duole ammetterlo ma il programma di Monti è quello scritto meglio (anche stilisticamente: ad esempio usa con moderazione i forestierismi e, quando li adopera, li scrive correttamente in corsivo...). Inoltre è l'unico a esprimere chiaramente quale siano le loro priorità: portare in 20 (o 25?) anni il rapporto fra debito pubblico e PIL al 60%. Peccato però che le sue idee per affrontare il problema rasentino la follia...
    Scusa ho divagato e non ricordo più cosa volevo arrivare a dire... :-P

    Sì, probabilmente l'opzione “Ulivo 2.0” è la più probabile ma secondo me solo in una fase iniziale della legislatura. Bisogna considerare il problema del debito: lo spread attualmente è sotto controllo non perché la situazione economica italiana sia migliorata (anzi!) ma solo grazie al patto di stabilità. Si tratta però di una situazione di equilibrio precario e basta pochissimo per riaccendere la crisi.
    Quando questo avverrà, l'Europa, o meglio i poteri finanziari internazionali, faranno pressione sui nostri politici per prendere nuove misure impopolari come è già avvenuto in Grecia e Spagna. A quel punto dubito che Bersani vorrà fare un suicidio politico ed ecco quindi che sceglierà il male minore: un nuovo governo tecnico, Monti-bis (o comunque guidato da un suo uomo), che liquidi l'Italia prima di lasciarla fallire...

    Sul 15% di Monti capisco il tuo punto di vista ma la tua equazione non mi convince del tutto. Personalmente spero che si tratti di sondaggi pilotati e che Monti non vada oltre il 5%...

    Ho ricontrollato adesso i sondaggi di Sky (aggiornati al 24/1):
    PD 31%
    PdL 19%
    M5S 14%
    Monti 10%
    Lega 5%
    Rivoluzione Civile 5%

    Il 10% è sempre troppo per i miei gusti...

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  10. Per quanto riguarda i programma elettorali, tra quei (pochi) che ho letto, il migliore (noh il più facile da realizzare) è quello di FiD, ma forse non sono intellettualmente onesto nell'approccio.

    Sullo spread, io credo sia sotto controllo principalmente per ragioni europee che ben poco avevano a che fare con la politica nazionale.
    Per quanto esecrabile, ma se in 50 anni di storia democratica italiana, gli italiani hanno votato per gente che l'unica cosa che faceva era sistemare loro o i loro famigliari nell'apparato statale, be', a questo punto, ci sta anche che l'Europa attui una sorta di blitz e decida di governare al nostro posto, specie in un momento in cui la buona salute di uno Stato, dipende dalla buona saluta degli altri a lui legati.

    E' ingiusto? Sì.
    E' antidemocratico? Sì.
    E' auspicabile? Per me, sì.

    Almeno a patto che questi commissari europei arrivino e dicano: "300000 forestali in Sicilia sono troppi, vanno spostati da altre parti per far funzionare meglio la macchina"
    "Queste procedure burocratiche per aprire un chiosco sono troppo lunghe, eliminarle"
    e così via.

    Purtroppo, temo che neanche questo avverrebbe, quindi la mia fiducia sulla possibilità per l'Italia di risalire la china è pari a quella che nutro negli italiani.

    Il PD è in calo, risale Grillo grazie a MPS, PDL potrebbe risalire un po' se Berlusconi ricomincia ad andare in TV da oggi fino alla fine.
    Il 5% di Rivoluzione civile mi pare generoso, ma è strettamente legato alla presenza di Berlusconi in TV, quindi potrebbe starci.

    Sul programma di M5S, giusto stamattina ho sentito la candidata alla regione Lombardia, 3 proposte:
    1) Niente inceneritori, raccolta differenziata spinta, recupero anche dei rifiuti secchi, loro smantellamento e recupero il più largo possibile ---> costosissimo.
    2) No nuove strade e autostrade (tipo Brebemi), creare raccordi tra le città e tra varie tipologie di mezzi pubblici per spostarsi: stocazzo.
    3) Lotta alla criminalità organizzata: con evidente confusione tra potere legislativo, giudiziario ed esecutivo.

    Direi che non ci siamo proprio.

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  11. Io chiacchiero tanto ma in realtà non sono particolarmente interessato alla politica: questo solo per dire che non sapevo cosa fosse il FID!
    Ho cercato su Google (chiave di ricerca FID) e ho ottenuto:
    Federazione Italiana Dama
    Federazione Italiana Danza
    La pagina di disambiguazione per FID di Wikipedia
    Il “Flame Ionization Detector”, sempre su Wikipedia
    The Federation of Indipendent Detectorists
    FID Resto (booo...)
    Fondazione Italiana Diabete
    etc...

    Sì, poi, cercando meglio ho trovato anche Fare per Fermare il Declino (ma perché non acronomizzarlo con FFD? Maa...) che suppongo sia il partito a cui ti riferisci...
    Non ho letto il loro programma ma come ti ho detto sono pragmatico e non prendo in considerazione partitini sotto il 5% che non hanno speranza di incidere nel destino del paese: ti credo se mi dici che il loro è un buon programma ma non li voterei perché avrei la sensazione di sprecare il mio voto.

    Lo spread è temporaneamente sotto controllo solo grazie al patto di stabilità: si tratta però di un equilibrio artificioso destinato a essere travolto al minimo scossone internazionale. Argomentare le mie ragioni richiederebbe più di qualche riga: se ti interessano i dettagli della mia opinione fammi sapere che ti mando un collegamento a un post che scrissi al riguardo...
    Provo comunque a riassumere la questione: lo spread è un indice che mostra quanto i mercati ritengano affidabile il debito italiano; lo spread è quindi legato al rapporto fra debito pubblico e PIL: se questo rapporto aumenta allora diventa sempre più improbabile che lo Stato possa sostenere il debito e quindi lo spread aumenta (perché aumenta il rischio di compra i titoli di Stato italiani); esiste una formula, relativamente intuitiva, che serve per calcolare l'andamento del rapporto fra debito e PIL: questa si basa su tre fattori 1) interesse medio sul debito (in pratica spread + tasso dei bund tedeschi) 2) crescita del PIL 3) avanzo primario (differenza fra entrate e uscite dello Stato PRIMA del pagamento degli interessi; nel caso italiano solo i primi due elementi hanno un effetto significativo sul rapporto debito/PIL perché le loro cifre sono così alte che un avanzo, anche di qualche miliardo, (in realtà, secondo Monti, questo anno avremmo fatto pari...) sarebbe trascurabile; in conclusione, secondo la formula matematica, l'unica maniera per diminuire il rapporto fra debito e PIL sarebbe che il PIL crescesse più degli interessi medi pagati sul debito: ovvero il PIL dovrebbe crescere di qualcosa più del 3%; Se consideri che con la “cura” Monti il PIL è DIMINUITO del 2% allora capisci che con lui siamo andati nella direzione opposta e che il valore dello spread è solo una tregua (molto) temporanea...

    Riguardo le speranze dell'Italia la penso “abbastanza” come te. Il problema è la classe politica italiana o gli italiani stessi: dipende se è nata prima la gallina o l'uovo...
    Per questo non mi interesso più di tanto ai programmi e gioco tutto sull'esile speranza che un'affermazione forte del M5S spinga tutti i partiti a un rinnovamento virtuoso. Temo però che si sia comunque in ritardo, che la pur parziale presa di coscienza degli italiani sulla mala politica, sia arrivata almeno dieci anni troppo tardi...

    Mi fa piacere di averti convinto e che, almeno alle regionali, voterai per il M5S grazie alla concretezza tripuntata del loro programma! ;-)

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  12. Pare che il PD sia in discesa libera e che Monti sia sotto il 10%, ma in risalita...

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  13. Ma... sondaggio che vai, percentuali che trovi...

    Io mi baso su quello di SkyTG24 perché essendo per regioni si basa su un campione decisamente più vasto della media (circa 1000 interviste per regione invece che circa 1000 in totale) però da qui a dire che è affidabile ce ne vuole: in teoria i sondaggi dovrebbero rispecchiare in piccolo la popolazione nazionale (e in teoria tutti i sondaggi affermano di farlo) ma in pratica ho forti dubbi che ci riescano veramente...

    Se ti interessano i sondaggi li trovi tutti su questo sito del governo:
    http://www.sondaggipoliticoelettorali.it/ListaSondaggi.aspx?st=SONDAGGI

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