lunedì 28 maggio 2012

Teorema

"Prendi un calciatore, trattalo male,
lascialo in galera per ore.
Non farti vivo e quando lo indaghi
fallo come fosse un mafioso.
Fa sentire che é poco importante,
dosa bene amore e crudeltà.
Cerca di essere un tenero pm
ma fuori dalle tv nessuna pietà.
E allora sì vedrai che canterà,
chi é più vessato più cose dirà.
E allora sì vedrai che canterà
chi é più vessato più cose dirà"

"Associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva" questa l'accusa che ha portato in manette 19 persone. Tra queste Milanetto e Mauri, il primo giocatore di serie B, il secondo perno della mia squadra del fantacalcio.

L'arresto è stato fatto più o meno verso le 6 del mattino. Per pura casualità, passava di lì qualche giornalista che ha così potuto scattare la foto di Mauri sulla gazzella.

Mauri e gli altri erano sotto inchiesta da almeno 6 mesi, ma si è pensato di intervenire ora con un'operazione che non è certo mediatica e nel pieno rispetto dell'art. 274 c.p.c.*.

Non a caso alle 11 di oggi non c'è stata una conferenza stampa.

In questa conferenza stampa che non è mai stata indetta, gli inquirenti non hanno dichiarato:

- "L'inchiesta sta evolvendo bene dal nostro punto di vista. Stamane abbiamo proceduto alle custodie cautelari, impiegando 95 equipaggi e circa 280 uomini, recandoci in 23 città". 280 uomini per arrestare una decina di calciatori, più altri 9 "estranei", per una media di 14,7 agenti per persona. Qualcuno in meno di quelli utilizzati per l'arresto di Provenzano. Peraltro mi chiedo a chi sia toccato l'agente disabile senza un braccio o una gamba.

- "Non vi aspettate grandi cose da me: questa conferenza stampa non è autocelebrativa". Così ha chiosato il procuratore per spiegare alla platea cosa si intende per "excusatio non petita, accusatio manifesta".

- "Strasser Laszlo era un contatto diretto tra ungheresi e singaporiani. Il peso del trolley del soggetto di Singapore era di significativo valore: tra partenza e arrivo aveva perso un chilo, circostanza che fa pensare al denaro, anche se non ne abbiamo la prova". State attenti la prossima volta che portate del grana a vostro figlio all'estero.

- Buongiorno, cosa può fare la sua banca per lei oggi?
- Mah...mi dia un chilo di denaro.
- Ho pesato un chilo e due, che faccio, lascio?

- "Speriamo che il documento del provvedimento non venga diffuso su internet, ma sono convinto che se la divulgazione verrà diffuso ciò avviene contro alla volontà dei miei uffici". Che è un po' come dire che la cosa non è mai successa e che se è successa, lui stava dormendo. Ma in fondo si sa, è colpa dei giornalisti che non solo si appostano alle 6 del mattino davanti alle case di tutti i calciatori per fotografarli se verranno per avventura arrestati, ma che si sono inventati diaboliche macchine che scannerizzano i documenti all'insaputa delle procure.

Ad ogni modo, si è ricalcato lo schema già brillantemente utilizzato per Doni: tiri giù dal letto un cittadino, lo ammanetti, lo porti in carcere, lo metti in isolamento, lo tieni lì tre giorni dove continui a minacciarlo. Non lo fai parlare con la famiglia. Non lo fai parlare con il suo avvocato. Poi al secondo giorno hai già una persona che è disposta a dirti tutto. Un cittadino che collabora. Uno schiavo.


*Art. 274 c.p.p.
Esigenze cautelari.
1. Le misure cautelari sono disposte:
a) quando sussistono specifiche ed inderogabili esigenze attinenti alle indagini relative ai fatti per i quali si procede, in relazione a situazioni di concreto ed attuale pericolo per l'acquisizione o la genuinità della prova, fondate su circostanze di fatto espressamente indicate nel provvedimento a pena di nullità rilevabile anche d'ufficio. Le situazioni di concreto ed attuale pericolo non possono essere individuate nel rifiuto della persona sottoposta alle indagini o dell'imputato di rendere dichiarazioni né nella mancata ammissione degli addebiti;
b) quando l'imputato si è dato alla fuga o sussiste concreto pericolo che egli si dia alla fuga, sempre che il giudice ritenga che possa essere irrogata una pena superiore a due anni di reclusione;
c) quando, per specifiche modalità e circostanze del fatto e per la personalità della persona sottoposta alle indagini o dell'imputato, desunta da comportamenti o atti concreti o dai suoi precedenti penali, sussiste il concreto pericolo che questi commetta gravi delitti con uso di armi o di altri mezzi di violenza personale o diretti contro l'ordine costituzionale ovvero delitti di criminalità organizzata o della stessa specie di quello per cui si procede. Se il pericolo riguarda la commissione di delitti della stessa specie di quello per cui si procede, le misure di custodia cautelare sono disposte soltanto se trattasi di delitti per i quali è prevista la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni.


2 commenti:

  1. Hai solo rosicato perché ti hanno rovinato il fantacalcio!

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  2. :D...

    Fortuna che sono partiti con il campionato già finito.

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