martedì 8 maggio 2012

L'economia del Movimento a 5 Stelle Cadenti

Come ampiamente preventivato da qualsiasi sondaggista, e quando dico qualsiasi sondaggista intendo persino Pagnoncelli, il movimento di Grillo ha fatto il botto.
Ora, potremmo spiegarcelo in molti modi questo risultato, dal fatto che più la crisi aumenta e la gente si impoverisce e ha paura, più è facile votare per chi è contro chi quella crisi l'ha creata, indipendentemente dalla validità o meno delle sue idee, dal fatto che i politici italiani e i loro partiti quando non sono impresentabili, sono completamente grigi, o, ancora, dal fatto che, con l'implosione della Lega, mancava completamente sul panorama politico italiano un partito altrettanto populista.
Insomma, ci possono essere molti modi per spiegare il risultato di Grillo, ma io credo che ci si debba concentrare unicamente sul suo programma elettorale.
Ora, prendo per buono l'elenco che ho trovato qui e relativo alle idee per l'economia (visto che la crisi c'è, mi pare doveroso partire da questo punto basilare (alcuni li salterò per amor di concisione o perché non ho niente da dire o perché sono così conciso da non aver niente da dire):

Introduzione della class action. Lasciamo perdere che già c'è, ma il problema è che se la Telecom mi genera un danno da 10 Euro, io posso chiedere solo 10 Euro. Finché non si introducono i danni punitivi, class action o meno, non si risolveranno mai i problemi di malpractice delle imprese. Però è bello parlarne e fa molto romanzo di Grisham.
Abolizione delle scatole cinesi in Borsa. Facile come bere un bicchier d'acqua. Essendo scatole cinesi ed essendo le imprese internazionali, immagino certamente plausibile uno snello intervento normativo volto a dirimere definitivamente la questione.
Abolizione della legge Biagi. Sicuramente un punto forte del programma. Abolire la legge Biaggi vorrebbe dire portare l'Italia ad avere una legislazione del lavoro stile anni '70, quando tutti o quasi i lavoratori erano a tempo indeterminato e si sono gettate le basi per avere un'industria debole, una burocrazia statale inefficiente e un sistema pensionistico ridicolo. Il tutto al netto del fatto che, ad oggi, è molto più facile per un imprenditore delocalizzare da un'altra parte, ma sono certo che con i grillini al governo, l'imprenditore sarebbe ben lieto di restare in Italia ed assumere a scatola chiusa i propri lavoratori.
Impedire lo smantellamento delle industrie alimentari e manifatturiere con un prevalente mercato interno. Compra italiano, mangia italiano. Indipendentemente da quanto ti costa. Immagino gli Armani, i Della Valle e i Barilla annuire convinti.
Abolizione delle stock option. Ora, se mi spiegate il perché bisognerebbe abolirle visto che, peraltro, dal 2008 sono pure tassate, vi ringrazierò, perché io, davvero, non riesco a capirlo. Senza contare l'idiozia di non avere in Italia uno strumento finanziario che in tutto il resto d'Europa e degli USA viene utilizzato tranquillamente.
Abolizione dei monopoli di fatto, in particolare Telecom Italia, Autostrade, ENI, ENEL, Mediaset, Ferrovie dello Stato. Bellissima disamina, Telecom è un monopolio visto che Infostrada, Teletu e Vodafone non sono compagnie telefoniche. Autostrade gestisce la rete autostradale italiana. Chi diavolo vuoi metterci? 1000 compagnie diverse? Su Eni ed Enel richiamo alla mente le altre 50 aziende che fanno lo stesso mestiere in regime di concorrenza. Parlare di monopolio di Mediaset è semplicemente ridicolo e non merita che mi ci soffermi neanche un po'. Ferrovie dello Stato: basta pensare che le Ferrovie sono un servizio e sono, tendenzialmente, in perdita. Lo Stato paga (leggi: va in perdita) per dare la possibilità alla gente di spostarsi. Se ammetti treni privati, poi, però, non puoi rompere il cazzo se il tuo diretto notturno per la Sicilia viene soppresso perché antieconomico. Basta capirsi. Tanto io il treno non lo prendo praticamente mai.
Allineamento delle tariffe di energia, connettività, telefonia, elettricità, trasporti agli altri Paesi europei. Ok, però parifichiamo anche il costo del lavoro e il fatto di, per esempio, dover importare tutte le risorse prime per produrre energia?
Favorire le produzioni locali. Ma va?!
Sostenere le società no profit. Fulgido esempio di società in grado in generare quei profitti che poi creano ricchezza collettiva.
Sussidio di disoccupazione garantito. A chi? A tutti? Per sempre? Di quanto? Posso averlo anch'io finché non trovo il lavoro dei miei sogni?
Disincentivi alle aziende che generano un danno sociale. Ah, ma in tutti questi punti (e anche in quelli saltati) si è mai parlato di incentivi alle aziende (non consideriamo tali quelle no profit che non lo sono)? Alle aziende brutte, sporche e cattive? Cosa volete disincentivare se neanche incentivate? Andate di notte a rigargli la serranda del magazzino?

Da questa breve, parziale e assolutamente discutibile analisi, emerge che non è vero che gli elettori di Grillo votano con la pancia, bensì votano sulla base di un programma elettorale che avrebbero letto e condiviso se non fossero degli analfabeti.

3 commenti:

  1. Una cosa la vorrei dire tanto per attaccarmi alle minchiatine: InfostradaeTeletù, se non hai rete o se il router non instrada e non esce su internet ti mandano un tecnico Telecom. Io son venuto su sapendo che se in una pizzeria non hanno la pizza col tartufo non ti consigliano/accompagnano in auto in una pizzeria dove ne fanno di fenomenali, per dire.
    La rete telefonica e dati è di proprietà Telecom.

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  2. Già, ma il tecnico telecom (che, come azienda io odio) è tenuto ad uscire per attaccarti la linea.
    Peraltro, basta ricordarsi quanto costavano le telefonate 20 anni fa, per capire che la concorrenza c'è.

    Voglio dire, non è che Telecom è il male assoluto, il male assoluto è l'assenza di strumenti per punire tutte le compagnie telefoniche quando vessano i consumatori.

    La cosa è ben diversa.

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