venerdì 13 gennaio 2012

Avvocato di te stesso

- Buongiorno Avvocato
- Buongiorno a Lei, caro Signore
- Ho un problema
- Mi dica
- La mia compagnia telefonica mi ha fatto pagare ben 200,00 Euro in più in una bolletta perché mi hanno attivato una promozione che io non ho mai richiesto. Purtroppo i soldi mi sono stati scalati perché pago con il RID. Ho già contestato la fattura, ma al call center non mi sanno dire niente. Ho già provato a rivolgermi al Co.re.com ma non hanno voluto conciliare. Che posso fare? Sa, 200,00 Euro di questi tempi non sono una cifra da poco e poi non capisco perché io, che sono un povero lavoratore, devo essere trattato come una pezza da piedi da queste compagnie.
- Eh, lo so...spesso fanno così. E' un modo per impaurire i consumatori e approfittarsene perché sono pochi in Italia quelli che non accettano questo tipo di soprusi
- E' davvero ingiusto, cosa possiamo fare?
- Ma guardi, si potrebbe tranquillamente fare causa chiedendo la restituzione del maltolto
- Ottimo! Ma quanto mi costa?
- Sa, fino all'altro ieri Le avrei detto che le sarebbe costato 0, dal momento che ha ragione, avrei potuto tranquillamente aspettare la fine della causa e farmi riconoscere le spese legali dalla compagnia telefonica. Questo Le avrebbe permesso di poter riavere i Suoi 200,00 Euro, oltre agli interessi, senza dover tirar fuori neanche un euro.
- Ecco, sarebbe perfetto!
- Già, ma sa, il Governo Monti ha deciso (art. 13 DL 212/2011) che per le cause sotto i 1000,00 Euro le spese legali per gli Avvocati non possono superare il valore della domanda. Quindi, capisce bene che le spese che il Giudice di Pace mi potrebbe liquidare sarebbero, al massimo, 200,00 Euro e questo per seguire la Sua causa scrivendo circa 4 memorie, andando personalmente a 3 - 4 udienze e, ovviamente, se tutto va bene e non devo fare ulteriori attività
- Mi pare una cosa assolutamente insensata
- Anche a me, però, debbo anche dirLe che Lei potrebbe benissimo intentare causa in proprio, senza bisogno di un avvocato
- Ah, quindi potrei fare tutto da solo?
- Certamente!
- Ma scusi, avrei diritto ad una procedura semplificata visto che non sono Avvocato?
- Ovviamente no, Lei dovrebbe scontrarsi contro l'Avvocato della compagnia telefonica e, quindi, dovrebbe conoscere perfettamente il codice di procedura civile per evitare qualsiasi errore formale che Le farebbe perdere istantaneamente la causa e a questo punto, La obbligherebbe a pagare anche le spese legali del Collega, entro quei limiti, ovverosia il doppio di quanto a Lei già sottratto.
- Ma questo è impossibile! Voglio dire, non è che se devo costruire una casetta di pochi metri quadrati io mi metto a farla pur senza essere geometra o, quantomeno aver fatto il muratore, no? Nè mi rimuoverei mai una carie da solo. Potrei solo sbagliare e fare danni, non crede?
- Io credo di sì, però questo è.
- Quindi?
- Quindi, niente, lasci i suoi soldi alla compagnia telefonica e la prossima volta che sente parlare di equità, riforma della giustizia, liberalizzazioni e aiuti alle persone deboli, be', inizi a tremare.

19 commenti:

  1. Splendido. Come si può pretendere che un lupo faccia il bene del gregge?

    Ben più logico sarebbe stato semplicemente cancellare le tariffe minime, ma guarda un po', questo non accadrà.

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  2. Grazie!

    A dire il vero le tariffe minime sono già state eliminate, quello che Monti sta per fare è eliminare le tariffe massime.

    Questo comporterà che le note spese degli avvocati saranno completamente libere, ma saranno soggette, al momento della liquidazione da parte del giudice al termine di una causa, alla decisione di quest'ultimo che agirà "secondo equità".

    Cosa comporterà questo per l'utente? Nulla.
    Qual'è lo scopo? Semplice, arrivare all'eliminazione degli Ordini Professionali.

    Un motivo anti-casta? No, l'unico modo per l'INPS di incamerarsi i soldi delle Casse previdenziali forensi e ripianare i propri buchi.

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  3. Bell'esempio, azzeccato e preciso. Però attenzione: anzitutto si può sempre chiedere la condanna ex art. 96 cpc (ovviamente se ci sono i presupposti di responsabilità grave, che nell'esempio fatto ritengo ci siano); poi suggerirei di togliere la pubblicità della vodafone a lato del racconto che potrebbe offrire il fianco a qualche critica.
    Comunque complimenti.
    Maurizio

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  4. Premesso che, chiaramente, era solo un esempio per dimostrare l'assoluta scelleratezza della misura sopra riportata che, di fatto, a mio parere, favorirà solo le grandi compagnie, eliminando ogni interesse ad agire per i privati, al momento di condanne ex art. 96 c.p.c. ne ho viste un gran poche.
    Fermo restando che, in ogni caso, una condanna rappresenterebbe in ogni caso un risarcimento per il Cliente e non per l'Avvocato, con il che il problema delle spese legali rimarrebbe.

    Per quanto riguarda la pubblicità, quella non è a mia discrezione, quindi non possa far altro che "guardare e passare".

    In ogni caso, grazie per i complimenti.

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  5. Un esempio suggestivo, non c'è che dire. Da avvocato mi sarebbe utilissimo. Se non fosse che la suggestione, a mio modestissimo avviso, non può prendere il sopravvento sul mio ruolo. Da avvocato devo fornire al mio cliente la miglior soluzione con gli strumenti messi a mia disposizione. L’indignazione e la protesta per scelte legislative discutibili non possono minare questo principio. Per convinzione sono a favore delle liberalizzazioni fatte in modo da consentire all’individuo di agire per la propria tutela divenendo consapevole dei propri diritti. In questo contesto, il ruolo dell’avvocato può essere determinante ed assumere nuovo valore (anche economico). Se si pensa che c’è gente che paga per la salvezza della propria anima perché non dovrebbe farlo per la salvaguardia dei propri interessi? Basta fare capire la situazione.

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    1. Mi permetto, quindi, di riformulare il tuo dialogo secondo un'altra prospettiva. Spero di non offendere il tuo amor proprio. Mettere mano allo scritto di un’altra persona è sempre antipatico. Lo faccio solamente per spiegare come proprio lo stesso caso può essere visto sotto un’ottica diversa.

      Parto da dopo il tentativo di conciliazione e considerato il nuovo pacchetto di liberalizzazioni già approvato.
      […]

      Eh, lo so...spesso fanno così. E' un modo per impaurire i consumatori e approfittarsene perché sono pochi in Italia quelli che non accettano questo tipo di soprusi.

      - E' davvero ingiusto, cosa possiamo fare?

      - Ma guardi, si potrebbe tranquillamente fare causa chiedendo la restituzione del maltolto.

      - Ottimo! Ma quanto mi costa?

      - Sa, fino all'altro ieri Le avrei detto che forse, se trovava un giudice illuminato, le sarebbe potuto costare 0. Abbindolarla così e farmi firmare il mandato senza dirle che in Italia, è prassi, le spese legali, per questo genere di cause e per molte altre (vedi multe), vengono molto spesso compensate. Rischia di vincere la causa e poi doverla continuare solamente per ottenere anche la condanna alle spese legali. Ma soprattutto io non avrei rischiato nulla. Sarei a posto con la legge. E avrei diritto ad essere pagato.

      - Che ingiustizia!

      - Ha ragione. Ma, come le dicevo, era così fino ieri.

      - Perché fino a ieri?

      - Perché con l’approvazione del decreto Monti, io sono tenuto a sottoporle un preventivo. Se non lo faccio posso essere soggetto a procedimento disciplinare. Ah dimenticavo! Il Governo Monti ha deciso (art. 13 DL 212/2011) che per le cause sotto i 1000,00 Euro le spese legali per gli Avvocati non possono superare il valore della domanda. Quindi, capisce bene che le spese che il Giudice di Pace mi potrebbe liquidare sarebbero, al massimo, 200,00 Euro e questo per seguire la Sua causa scrivendo circa 4 memorie, andando personalmente a 3 - 4 udienze e, ovviamente, se tutto va bene e non devo fare ulteriori attività.

      - Insomma per una causa del genere lei potrebbe guadagnare massimo 200 euro dalla compagnia telefonica e vista l’attività da fare non le conviene.

      - Si. A dirla tutta, però, cause di quel genere molti studi non le trattano a priori e comunque se lo fanno è perché non ci perdono e vogliono tenere il cliente: hanno stuoli di praticanti non pagati che fanno tutto il lavoro. Ma le dirò di più: se anche un avvocato lavora da solo per una causa come la sua, o come una multa, il lavoro, solitamente, ricalca quelli precedenti.

      - Scusi ma ogni causa non fa storia a sé?

      - Si ma visto che la controparte applica contratti uguali a tutti, le differenze, in fin dei conti sono minime. Studiata bene la legge, i casi che ne possono discendere non sono mai particolarissimi, quanto meno non lo sono rispetto alla legge. E’ come per un dentista che acquista un macchinario. Non lo fa pagare tutto ad una sola persona. Pur usandolo diversamente, di volta in volta, con le dovute cautele per il singolo paziente, ammortizza il costo su tutti i suoi clienti. Visto che, poi, solitamente si va spesso in Tribunale (altre udienze, attività di cancelleria, ecc.), anche noi volendo potremmo ammortizzare il costo.

      - Capisco. Avvocato, mi dia una soluzione!

      - Lei potrebbe benissimo intentare causa in proprio, senza bisogno di un avvocato.

      - Ah, quindi potrei fare tutto da solo?

      - Certamente! Fino a 1000 euro di valore è possibile.

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    2. - Ma scusi, avrei diritto ad una procedura semplificata visto che non sono Avvocato?

      - Ovviamente no, Lei dovrebbe scontrarsi contro l'Avvocato della compagnia telefonica e, quindi, dovrebbe conoscere perfettamente il codice di procedura civile per evitare qualsiasi errore formale che Le farebbe perdere istantaneamente la causa e a questo punto, La obbligherebbe a pagare anche le spese legali del Collega, entro quei limiti, ovverosia il doppio di quanto a Lei già sottratto.

      - Ma questo è impossibile! Voglio dire, non è che se devo costruire una casetta di pochi metri quadrati io mi metto a farla pur senza essere geometra o, quantomeno aver fatto il muratore, no? Nè mi rimuoverei mai una carie da solo. Potrei solo sbagliare e fare danni, non crede?

      - Si quello che dice non è sbagliato, ma esiste un’altra soluzione.

      - Cioè?

      - Lei sa far un’iniezione?

      - No!

      - Se dovesse farle una serie ad un suo caro chiamerebbe sempre un infermiere?

      - No,con quello che mi costerebbe!

      - Quindi messa alle strette ritiene di poter imparare?

      - Certo basta che mi dicono come si fa!

      - Bene. Allora io le fornisco dal mio studio tutte le informazioni utili al caso e di volta in volta lei esegue. Mi paga per questo genere di attività, il costo è ancor più contenuto. Fatte le dovute proporzioni è come se pagasse solamente la siringa. E poi non è detto che non possa ottenere il rimborso delle spese legali. Le fatturerei tutto e lei potrebbe esibire in giudizio i costi.

      - Avvocato ma non ha detto che è molto difficile rivalersi sulla controparte.

      - Si ha ragione. E’ vero, non lo nego, oggi la legge non è propriamente dalla sua parte. Non la difendo né la esalto. Provo assieme a lei a trovare una soluzione ottimale in base agli strumenti che abbiamo. Cerco di essere realista. Consapevole che tutto può essere migliorato ma questo non può portarmi a scoraggiarla. Cerco di fare sentire la mia voce in altre sedi ma con lei non faccio politica, con lei devo comportarmi da avvocato. Sennò se l’intento di chi fa le leggi è quello di scoraggiarla, sarei, in qualche modo, loro complice.

      - Grazie ci penserò!

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  6. Avevo abbozzato una risposta, ma avevo letto solo l'ultimo commento...

    Ad ogni modo, qualche precisazione:

    1) "Da avvocato devo fornire al mio cliente la miglior soluzione con gli strumenti messi a mia disposizione.": Personalmente ritengo che la miglior soluzione per il mio cliente sia quella di non fargli buttare via soldi per fare cause in cui, pur avendo ragione, a conti fatti risultano antieconomiche.

    2) "Per convinzione sono a favore delle liberalizzazioni fatte in modo da consentire all’individuo di agire per la propria tutela divenendo consapevole dei propri diritti.": più che liberalizzazioni, io la chiamo corretta informazione.

    3) "Sa, fino all'altro ieri Le avrei detto che forse, se trovava un giudice illuminato, le sarebbe potuto costare 0. Abbindolarla così e farmi firmare il mandato senza dirle che in Italia, è prassi, le spese legali, per questo genere di cause e per molte altre (vedi multe), vengono molto spesso compensate. Rischia di vincere la causa e poi doverla continuare solamente per ottenere anche la condanna alle spese legali. Ma soprattutto io non avrei rischiato nulla. Sarei a posto con la legge. E avrei diritto ad essere pagato.": dissento, in primis perché ad oggi è sempre più difficile per un giudice compensare le spese senza un'adeguata motivazione (come richiesto post riforma), in secundis perché il paragone compagnia telefonica (privata) e comuni/enti erogatori di sanzioni amministrative (pubblici) non sta in piedi, almeno nella mia esperienza nei vari fori dove sono stato.

    4) Io non ho mai lavorato utilizzando il copia-incolla degli atti. Prendo atto che qualcuno fa così. Lo ritengo poco professionale. In ogni caso, sempre di lavoro "intellettuale" si tratta e, pertanto, ha un suo valore e non è svendibile. Restando all'esempio del dentista, il macchinario non verrebbe mai fatto utilizzare dal paziente dandogli un libretto di istruzioni.
    E ancora: ci fossero da "svendere" 4 atti (atto di citazione, memoria ex art. 320 cpc, conclusionale e conclusionale di replica) davvero questi valgono al massimo 50 € (per stare all'esempio, o anche meno se il valore dell'ipotetica causa fosse minore)?

    5) "Bene. Allora io le fornisco dal mio studio tutte le informazioni utili al caso e di volta in volta lei esegue. Mi paga per questo genere di attività, il costo è ancor più contenuto. Fatte le dovute proporzioni è come se pagasse solamente la siringa. E poi non è detto che non possa ottenere il rimborso delle spese legali. Le fatturerei tutto e lei potrebbe esibire in giudizio i costi.": ora, due cose rapide, 4 atti, 4 riunioni, 4 spiegazioni e 4 correzioni di atti, diciamo 100 € totali (tanto per rendere la causa ancora appetibile), ovverosia 25 € ad incontro, spiegazione e aiuto nella redazione. Ipotizziamo 2 ore ad incontro, siamo a circa quanto prende una donna delle pulizie (con tutto il rispetto per le donne delle pulizie).
    E ancora, se parlare di "principio di soccombenza" è "abbindolare" i clienti, come definire anche il semplice ipotizzare che un Giudice possa liquidare le spese di consulenza legali in una causa in cui una parte si difende in proprio?

    6) Ieri ho avuto un guasto all'auto, il preventivo che mi hanno fatto è stato di 700 Euro. Non li avevo, avevo solo 300 Euro, ho chiesto al mio meccanico di insegnarmi ad aggiustare il motore per quella cifra. Non mi ha neanche risposto.
    Allora mi sono comprato un manuale di meccanica e ho fatto io.
    Ora l'auto ha un danno di 1300 Euro e non ho più i 100 Euro del manuale. Devo aver commesso qualche errore.
    Fortuna che la benzina costa tanto e il mio rimpianto è minimo.
    Certo, ancora sto aspettando la risposta da parte del mio benzinaio su come raffinare il petrolio per crearmi la mia pompa e poter risparmiare.
    Non appena avrò notizie, le posterò qui.
    Perché neanch'io faccio politica, ma lavoro per vivere.

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    1. ok :)
      1) "Personalmente ritengo che la miglior soluzione per il mio cliente sia quella di non fargli buttare via soldi per fare cause in cui, pur avendo ragione, a conti fatti risultano antieconomiche". Personalmente ritengo che io debba consigliare il meglio ma non possa orientare la sua scelta. Ognuno sceglie per sé, il mio cliente in primis.
      2) "nella mia esperienza nei vari fori dove sono stato". Fortunato te. Qui da me (Lecce) e per esperienza personale anche Bari, Brindisi e Taranto, la tendenza è quella della compensazione, soprattutto davanti ai Gdp, che di quello stiamo parlando.
      3) "Io non ho mai lavorato utilizzando il copia-incolla degli atti. Prendo atto che qualcuno fa così. Lo ritengo poco professionale". E' una questione di organizzazione del lavoro. Buon per te. Se devo fare 5 ricorsi per 5 miei clienti tutti per il medesimo autovelox mi sembra inutile (eccezion fatta per le parti "individualizzabili") scrivere 5 volte le stesse cose ex novo.
      4)E ancora, se parlare di "principio di soccombenza" è "abbindolare" i clienti, come definire anche il semplice ipotizzare che un Giudice possa liquidare le spese di consulenza legali in una causa in cui una parte si difende in proprio? Rileggi bene quello che ho scritto e vedrai che non ho detto niente di che.
      5) "ovverosia 25 € ad incontro, spiegazione e aiuto nella redazione. Ipotizziamo 2 ore ad incontro, siamo a circa quanto prende una donna delle pulizie (con tutto il rispetto per le donne delle pulizie)". Non sono nemmeno io una donna delle pulizie, rispettata da entrambi, ma evidentemente non sono nemmeno te. Il libero mercato, fortunatamente, consente di lasciar fare ad ognuno le sue scelte. Magari sono io che mi sottovaluto, oppure...
      6)"Ieri ho avuto un guasto all'auto, il preventivo che mi hanno fatto è stato di 700 Euro. Non li avevo, avevo solo 300 Euro, ho chiesto al mio meccanico di insegnarmi ad aggiustare il motore per quella cifra. Non mi ha neanche risposto. Allora mi sono comprato un manuale di meccanica e ho fatto io. Ora l'auto ha un danno di 1300 Euro e non ho più i 100 Euro del manuale. Devo aver commesso qualche errore". Hai fatto sempre tutto te. Nessuno ti ha imposto che cosa fare. Chiaro che ognuno deve conoscere i propri limiti e sapersi fermare. Ma ognuno per sè e non io per gli altri.
      6)"Perché neanch'io faccio politica, ma lavoro per vivere". Anche io lavoro per vivere, magari lo facciamo semplicemente in modi diversi ed in contesti diversi. Magari ognuno va bene. La differenza: il tuo modo presuppone l'orientamento di una scelta altrui. Io, sarà per incapacità, non sono in grado di prendermi questa responsabilità ma mi ritengo capace solo di dire ad una persona: questo è lo stato dell'arte, scegli.

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  7. 1) Chiaro, se uno vuol fare una causa per principio e accetta di andare avanti pur sapendo sia antieconomico, nulla quaestio, l'importante è che ne sia conscio e per esserlo, qualcuno deve pur dirglielo.
    2) Paese che vai, usanza che trovi.
    3) Nulla quaestio.
    4) Ho riletto, resto convinto della mia idea.
    5) Se 13,50 Euro all'ora per farsi spiegare il problema, dare il proprio parere, e, successivamente, sentire a che punto sta la causa, leggere le difese avversarie, "consigliare" le prossime mosse, correggere quanto scritto autonomamente dal cliente, aiutarlo nella redazione, ecc.ecc. è sopravvalutarsi, be', sono contento di sopravvalutarmi.
    6) Nessuno impone le cause, è questo il bello. Non l'ha ordinato il medico di farne. Io sconsiglierei di fare una causa del tipo sopra descritto rebus sic stantibus, se uno vorrà andare avanti, buon per lui, tanti auguri e sono certo che la spunterà. Non impongo nulla, do il mio parere sulla base di una valutazione che, al di là del diritto, non può non tener conto dell'aspetto economico.
    6-bis) Il mio modo presuppone un consiglio spassionato che tiene conto dell'interesse del cliente, il tuo presuppone di mettere il cliente nella possibilità di avere a costo praticamente 0 assistenza legale. Di fatto lo aiuti e così lo "fidelizzi". Sicuramente se avrà un altro problema, tornerà da te e, se sei fortunato, la prossima causa avrà un valore superiore ai mille euro. Sono scelte più che rispettabili e che ho fatto (e farò) anch'io, basta non voler passare per paladini della giustizia.

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    1. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    2. Avevo inviato il commento senza rileggere e c'erano un paio di frasi incomplete che ho eliminato.

      5) Certo è un rischio che corro. Se mi trovo il logorroico o l'invasato mi occuperebbe lo studio per ottenere la correzione anche delle virgole. Ma questo lo farebbe anche ed a maggior ragione se mi paga lautamente. E i soldi non mi ripagherebbero comunque della seccatura. Ma è anche un modo di ragionare diversamente. Capire quando davvero le memorie sono necessarie e quando, invece, non sono una prassi buona solamente ad aggiungere una spunta sulla parcella.
      6-bis) Non fornisco una consulenza a costo zero. Ti ribadisco, gli fornisco gli strumenti per decidere autonomamente se gli conviene andare avanti o fermarsi e se decide di andare vanti di farlo con me alle condizioni che gli prospetto, con un altro o da solo. Insomma cerco di fidelizzare sulla base della qualità del servizio e non del basso costo. Il costo, ti ripeto, lo tengo basso se le circostanze del caso me lo consentono. Perché se tu, ne sono convinto, lo fai spassionatamente, in quanti, invece,vedendola come una seccatura cercano di evidenziare ciò che gli fa più comodo per evitare una "perdita di tempo"
      Assolutamente non voglio passare per paladino della giustizia. Mi basta che, come abbiamo dimostrato qui, ogni professionista possa far valere il proprio metodo.
      Questo, sia pur con tutte le critiche del caso e ferma restando la possibilità di migliorare, mi sembra il nuovo principio che con le varie riforme possa passare (abolizione poteri disciplinari su pubblicità, rivisitazione dei poteri disciplinari in genere, ecc.). Insomma il contrario di quello che mi è sembrato sia stato fatto fin'ora se è vero, com'è vero che nei precedenti ddl prevalevano i nostalgici delle tariffe minime, della rigidità e peggio ancora i conservatori convinti che la nostra è una professione nobile, ci tengo a precisare nel senso deteriore del termine, che come tale doveva essere regolamentata considerando normali i privilegi appannaggio di chi quella posizione doveva mantenere.

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  8. 5) Be', da un Giudice di Pace ti tocca fare di certo l'atto di citazione, dopodiché vuoi non rispondere e/o precisare con una memoria ex 320? E le conclusioni al termine della fase istruttoria? Le salti? O meglio, davvero consiglieresti ad un tuo cliente che agisce in proprio di non scrivere nulla? Un piccolo riassunto ad uso e consumo di un Giudice che dovrà fare una sentenza per una causa di cui, certamente, non si ricorderà nulla? Non gli faresti scrivere alcunché pur sapendo che si "scontra" con un avvocato professionista?
    6-bis)Io vorrei capire quanto potresti chiedere per una causa da 200 euro, per l'assistenza legale da te prospettata. 100 Euro? 50 Euro? Ma diciamo pure 50 Euro, cui aggiungiamo i 37 Euro di C.U., più le spese di notifica. A questo punto arrivamo a 100 Euro che il cliente deve pagare (e che non gli verranno risarciti), per chiedere indietro 200 Euro (che riavrà al termine di una causa e, pensiamo molto positivo, diciamo in un anno e mezzo). Con un guadagno netto di ben 100 Euro dopo tutto quel tempo.
    Senza contare il rischio, che c'è sempre, specie dai GdP, di perdere.
    Fatta un'analisi costi-benefici, conviene far causa? Da una parte, hai la possibilità di guadagnare 100 Euro, dall'altra quella di perderne 200 (oltre ai 200 già persi, quindi per un totale di 400 Euro).
    E se non si prospetta al cliente un ragionamento simile, ma gli si illustrano solo le varie possibilità che ha, si fa un buon servizio? E non parlo di giustizia, parlo di servizio al cliente.

    Poi, su pubblicità, libero mercato, concorrenza, abolizione dei minimi (che già c'è), abolizione dei massimi, abolizione degli ordini (che se verrà fatta, sarà solo per annettersi la Cassa), io non ho pregiudizi. Mi limito a pensare che, al di là dei principi di fondo, cambiare tanto per cambiare è quasi peggio che non cambiare affatto.

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    1. 5) Lo farei se è necessario, proprio come ti dicevo. E se è necessario, questo lo faccio anche quando compaio io in giudizio, dev'essere sintetico. Perché un giudice con un ruolo "così" non avrà granché voglia di leggere fiumi di parole.
      6-bis) E' qui che non ci troviamo o, meglio, probabilmente non mi so spiegare. I fattori sono molteplici. Non sottovaluto mai la questione che ho davanti e, professionalmente, che spiragli mi può aprire. Fatto ciò e, torno a ripetermi, valutando la serialità del lavoro, posso anche cedere 50, 70 o 100 euro. Per queste di piccolo valore parlo ovviamente di cause pendenti nella mia città che sennò sono chiaro fin da subito che non le seguo. Al massimo mi limito a dire: le posso dare un parere ma poi si rivolge ad un altro, le conviene? Ma la convenienza è fatto suo.
      Tornando al fatto centrale. Io espongo un ventaglio delle soluzioni spiegando a mio modo di vedere, sulla base delle carte, la possibilità di vittoria. Chi ho di fronte sceglie che fare. Molte volte uno mi dice: non mi conviene. Bene! Alla prossima! Altri mi si dicono: non m'importa io vado avanti per principio. Bene! Basta che hai chiaro cosa t'ho proposto.
      Il servizio, per me, sta nell’illustrare i fatti, le conseguenze le trae chi di dovere. E i fatti per me sono: il parere sulla possibilità di ottenere un risultato positivo e i costi. Non mi è mai capitato di avere davanti persone chi di fronte a semplici operazioni matematiche avessero bisogno della mia esplicazione.
      “Mi limito a pensare che, al di là dei principi di fondo, cambiare tanto per cambiare è quasi peggio che non cambiare affatto”.
      Io mi limito a pensare che vista l’attuale situazione non cambiare affatto è sbagliato e che bisogna farlo. A meno che non ci piaccia l’esistente.

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    2. 5) Ciò non toglie che, sintetico o meno e in ipotesi, dovresti farlo e quindi di fatto lavoreresti.
      6)-bis) Perfettamente d'accordo sull'illustrare le svariate possibilità e le possibilità di vittoria e/o i punti critici. Io aggiungo anche un'analisi costi-benefici, che non è per evitare di fare una causa (se uno vuol fare una causa per "principio", uscirebbe da me e andrebbe da un altro), ma, semplicemente, perché, al termine del giudizio, un cliente non venga da me a dirmi "Avvocato, abbiamo vinto ma è come se avessi perso". Tutto qui.

      A me l'esistente non piace particolarmente, anzi, sono mille le cose che cambierei. Questa novella introdotta dalla Legge è una di quelle cose che non avrei toccato, tutto qui.

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    3. Io sono una profana in quanto a legge, nè ambisco a dare lezioni morali, tuttavia se riporto la questione al mio ambito lavorativo, posso ragionevolmente immaginare che la conversazione andrebbe così:

      Cliente:"Ciao vorrei rifare il mio sito quanto mi costa?"
      Io: "Allora direi X euro"
      Cliente: "Ah ma io non voglio spendere così tanti soldi, te ne dò un quarto così mi insegni e poi farò da me!"
      Io: "ma vaf...."

      Forse voi avvocati siete più nobili.

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  9. :D

    O siamo più nobili, o Monti ci renderà tali.

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  10. brutto posto quello dove per derimere una questione da 200 euro si fanno molte parole complicate.
    Bel posto per un azienda che a volte sbaglia a fatturare........
    peccato che io viva qua!

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