lunedì 24 settembre 2012

Problema/1 (solo per solutori più che abili)


Problema:
 
"Pierino riceve una paghetta di 100 € al mese da utilizzare per comprarsi giornalmente la merenda. La merenda costa 1 € al giorno. Pierino si reca a scuola 5 giorni alla settimana, spendendo, quindi 20 € al mese. I restanti 80 € vengono spesi da Pierino per videogiochi, regali agli amici, caramelle, luna park". 

Il candidato, assunte le vesti di una persona con un minimo di senno, spieghi come mai il super tecnico Dott. Bondi, voluto dal Ministero e pagato con soldi pubblici, non riesca a capire che bisogna tagliare i rimborsi elettorali ai partiti perché prendono troppi soldi e poi è inutile scandalizzarsi se li usano come cazzo vogliono visto che sono soldi loro, porca troia!

(10 minuti di tempo)

martedì 18 settembre 2012

Il labirinto dell'Avvocato.


- Buongiorno.
- Buongiorno avvocato.
- Dovrei spedire un atto di citazione in Croazia, volevo sapere da Lei, Ufficiale Giudiziario, che di lavoro spedisce gli atti di citazione in Italia e nel Mondo, qual era la procedura corretta.
- Eeehhh...dunque, ha provato a chiedere alla preposta? E' la dott.ssa Tizia, dovrebbe avere il librone con il vademecum per le notifiche per ogni Paese del Mondo.
- La ringrazio, vado subito a sentirla.
---
- Buongiorno.
- Buongiorno avvocato.
- Dovrei spedire un atto di citazione in Croazia, volevo sapere da Lei, Ufficiale Giudiziario, che di lavoro spedisce gli atti di citazione in Italia e nel Mondo, qual era la procedura corretta.
-  Eeehhh...dunque, ha provato a chiedere alla Sig.ra Sempronia? Dovrebbe avere il librone con il vademecum per le notifiche per ogni Paese del Mondo.
- La ringrazio, vado subito a sentirla.
---
- Buongiorno.
- Buongiorno avvocato.
- Dovrei spedire un atto di citazione in Croazia, volevo sapere da Lei, Ufficiale Giudiziario, che di lavoro spedisce gli atti di citazione in Italia e nel Mondo, qual era la procedura corretta.
- Eeeehhh...dunque, vede, questo è il librone, ma è un po' datato. Ha provato a guardare sull'internette?
- No, pensavo lo sapeste voi.
- Be', ma oggi voi avvocati ne sapete più di noi. (ammicca)
- Dipende...comunque, che dice di fare alla fine?
- Controlli sull'internette, verifichi la procedura e poi viene e ce la spiega.
- La ringrazio, vado subito a controllare.
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- Buongiorno.
- Buongiorno avvocato.
- Dovrei spedire un atto di citazione in Croazia, volevo sapere da Lei, Addetta del Ministero della Giustizia per le notificazioni tra Italia e Repubbliche della ex-Jugoslavia, qual era la procedura corretta.
- Guardi,  è molto semplice, va dagli Ufficiali Giudiziari di Brescia, si fa timbrare 3 atti, uno lo tenete voi, due ve li fate ridare e ce li mandate. Poi ci pensiamo noi.
- La ringrazio molto.
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- Buongiorno.
- Buongiorno avvocato.
- Dovrei spedire un atto di citazione in Croazia, ho chiamato il Ministero della Giustizia, in particolare l'Addetta del Ministero della Giustizia per le notificazioni tra Italia e Repubbliche della ex-Jugoslavia, e mi ha detto che dovevo venire da voi, farmi timbrare 3 atti, uno lo teniamo noi, due me li ridate e poi li mandiamo noi al Ministero.
- Impossibile.
- Ma...
- Impossibile, al massimo possiamo spedire noi al Ministero.
- Ma l'Addetta ha detto...
- Non mi interessa!
- Ma mi avete detto voi di interessarmi della procedura perché non la sapevate...
- Sì, ma così di certo non è.
- Ma...
- Mi dispiace.
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- Buongiorno.
- Buongiorno avvocato.
- Dovrei spedire un atto di citazione in Croazia, mi avete spiegato la procedura ieri, ma oggi gli Ufficiali Giudiziari di Brescia mi hanno detto che non è così.
- E' così.
- Già, ma loro dicono che non è così.
- Ma lo è.
- Già...ad ogni modo, cosa devo fare?
- Guardi, per venirLe incontro, facciamo così, vada dagli Ufficiali Giudiziari, faccia 3 copie, una la tenete voi, due ce le fa inviare da loro direttamente a noi in un'unica busta. E poi ci pensiamo noi.
- Perfetto, La ringrazio molto per la disponibilità.
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 - Buongiorno.
- Buongiorno avvocato.
- Dovrei spedire un atto di citazione in Croazia, il Ministero mi ha spiegato la procedura ma a voi non andava bene, quindi li ho risentiti e mi hanno detto che, se preferite, possiamo fare così: 1 copia la teniamo noi, due le inviate voi per posta al Ministero in un'unica busta.
- Impossibile, al massimo possiamo mandare i due atti con due buste diverse.
- Ma l'Addetta ha detto...
- Non mi interessa!
- Ma...
- Mi dispiace...

(fine?)

mercoledì 12 settembre 2012

Family Day vs Family Gay


Giuseppe e Maria sono sposati e hanno un bambino, avuto da una precedente relazione di lei. Giuseppe ha accettato di esserne comunque il padre putativo. Hanno, entrambi, seri problemi di natura sessuale, come coppia proprio non funzionano, non fanno mai all'amore, anche se sembra che a loro non pesi.
Lui fa l'artigiano del legno, lei la casalinga, i soldi sono pochi e sono costretti a vivere in ristrettezze. 
Nonostante la gravidanza di lei, hanno deciso di intraprendere un viaggio faticoso, tanto che il bambino è poi nato in una stalla, circondato da animali, in condizioni igieniche pessime.
Fortunatamente il bambino è riuscito a sopravvivere e Giuseppe e Maria a tenere nascosta la cosa agli assistenti sociali.
I due sono molto religiosi, tanto che hanno deciso di mandare il figlio ad istruirsi presso dei sacerdoti e non nelle comuni scuole.
Il ragazzo apprende velocemente i precetti, ma, o forse proprio per questo, cresce con una sessualità deviata.
Non riesce a coltivare un rapporto "normale" con l'altro sesso, si accompagna solo ad altri ragazzi, che lo seguono, vittime inconsapevoli del suo indubbio carisma.
Le uniche donne con cui riesce ad avere rapporti, peraltro non di natura appagante, sono le prostitute.
Questo è dovuto anche al trauma di essere cresciuto in una famiglia bigotta, in cui la madre e il padre putativo si sono sempre rifiutati di avere tra loro alcun contatto fisico. O almeno, se ne avevano, mai di fronte al ragazzo.
Giuseppe, sempre più depresso e frustrato dalla vita di coppia, man mano che passano gli anni e il bambino cresce, riduce al minimo le visite al figlio, ormai uscito di casa per stare in una comune, non riuscendolo ad accettare come veramente suo.
Il figlio morirà a 33 anni dopo un periodo passato in carcere quale responsabile di alcune sommosse contro lo Stato.
Solo la madre andrà al suo funerale.

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Mario e Giuseppe si sono sposati in California. Hanno preso la residenza lì per qualche anno e sono riusciti anche ad avere in adozione un bambino. La ragazza madre, una diciassettenne rimasta incinta e abbandonata dai genitori, pur di non abortire aveva chiesto aiuto e loro sono stati scelti dall'organizzazione cui si era rivolta la donna.
Hanno pagato di tasca propria tutte le ingenti spese mediche della ragazza e il bambino è nato in un ospedale ultra moderno, con tanto di sala per le emergenze neonatali. Mario e Giuseppe non volevano rischiare che qualcosa potesse andare storto.
Dopo qualche anno passato in California con il loro bambino, hanno deciso di tornare in Italia.
Fortunatamente sono due liberi professionisti capaci e si sono facilmente reinseriti nel mondo del lavoro. Hanno un reddito alto che permette loro e al bambino di condurre una vita agiata.
Mario e Giuseppe stanno insieme ormai da 12 anni. Si amano ancora, con meno passione dei primi anni, ma con più consapevolezza.
Di fronte al bambino si tengono per mano e si abbracciano. 
Giuseppe bacia sempre Mario quando rientra a casa, prima di fare una carezza a suo figlio.
Una volta cresciuto, hanno mandato il bambino a studiare in una scuola pubblica. Certo, a volte si sono trovati in imbarazzo di fronte agli altri genitori e agli insegnanti, ma se la sono cavata e, comunque, hanno capito che per evitare i pregiudizi basta che si presenti solo uno dei due in qualità di padre. Nessuno ha mai fatto domande.
Il figlio ha fatto le scuole dell'obbligo, il liceo scientifico e si è laureato in architettura, con un voto finale di 100. Mario e Giuseppe erano molto orgogliosi, anche se Mario avrebbe sognato il 110 e lode.
Ad ogni modo, c'erano tutti gli amici del figlio ad applaudirlo per il compimento dei suoi studi e la sua ragazza a dargli un bel bacio. Il ragazzo era ormai diventato un uomo e loro erano al settimo cielo.
Ora lui è andato a convivere e si ritrova con i genitori ogni due settimane circa, quando va, insieme alla compagna, la domenica a pranzo.
Mario e Giuseppe sperano presto di avere qualche nipotino da crescere, mentre invecchiano insieme.